E' previsto per la prossima settimana un incontro tra i rappresentanti dei comuni della provincia di Viterbo per il mancato finanziamento da parte della Regione Lazio di fondi per l'installazione di dearsenificatori nella provincia di Viterbo.
Non è una novità l'alta concentrazione di arsenico nell'acqua di molti comuni del viterbese, la concentrazione è tra i 10 e i 20 microgrammi/litro.
Dalla regione Lazio, finanziamenti per soli 6 milioni di euro a fronte dei 28-30 milioni previsti per l'acquisto e l'installlazione di potabilizzatori per la depurazione dell'acqua dall'arsenico.
La situazione è veramente preoccupante se si pensa che tra 6 mesi scadrà la deroga concessa dalla Commissione Europea per permettere al viterbese di mettersi in regola con la concentrazione dell'arsenico nell'acqua.
La previsioni più pessimistiche stimano per il 1 gennaio del 2013 l'obbligo per i comuni di dichiarare l'acqua non potabile e la necessità per i contribuenti e per i comuni di provvedere alla creazione di questi potabilizzatori con un aumento del 5% sulla bolletta dell'acqua.
Per ora niente di nuovo all'orizzonte, l'arsenico continua ad essere presente nell'acqua "potabile" di molti comuni del viterbese e la regione Lazio non sembra poter far fronte ai finanziamenti per l'acquisto dei dearsenificatori.